l'agapornis più adatto all'addomesticamento:

Chi ha come me un allevamento costituito da soggetti allevati a mano avrà certamente notato come, a parità di condizioni di crescita, ci siano dei soggetti molto più docili ed affettuosi nei confronti del proprio allevatore rispetto ad altri.
Per questo motivo ho maturato la convinzione che la docilità, intesa come la predisposizione dell'animale ad essere addestrato dall'uomo, sia a tutti gli effetti una caratteristica ereditaria;
Ovvero esiste nel patrimonio genetico dell'animale un particolare genotipo che porta con se tutte le informazioni legate alla predisposizione del pappagallo ad essere addomesticato dall'uomo.
Per dimostrare questo assioma ho allevato a mano, l'anno scorso, un ceppo di soggetti.
I requisiti che avevano gli agapornis prelevati dal nido sono di seguito riportati:

• nati in cattività
  

• prelevati dal nido al 14° giorno di vita
  

• ugual tempo dedicato ad ogni singolo soggetto durante la crescita
  

Dopo lo svezzamento, nonostante tutti i soggetti fossero addomesticati, si poteva notare come alcuni pappa erano più affettuosi e docili nei miei confronti rispetto ad altri.
La prima cosa che ho pensato è stata quella che il grado di attenzione dimostrato dai piccoli nei miei confronti fosse legato al sesso degli agapornis;
Tuttavia questa ipotesi è stata successivamente cestinata per il fatto che vi erano maschi e femmine con lo stesso grado di affiatamento nei miei confronti.
L'idea che vi fosse un legame dovuto al patrimonio genetico dell'animale si è fatto sempre più viva nella mia mente.
Nel momento in cui ho creato le coppie per la riproduzione ho messo assieme i due più addestrati ed i due meno.
Nel momento in cui questi pappa hanno riprodotto la loro prima prole ho deciso di verificare se crescendo a mano i loro piccolini l'affetto che potessero nutrire quest'ultimi nei miei confronti fosse comparabile con quello dei loro genitori.
Oggi posso dire con certezza, sebbene il campione statistico possa essere considerato non significativo, che i figli di soggetti più addestrati sono molto più predisposti ad essere addomesticati dall'uomo.
Concludo affermando che essendo la docilità una caratteristica del comportamento dell'animale ed essendo il comportamento una caratteristica ereditaria deduco, anche a fronte della mia esperienza, che l'attitudine del pappagallo ad essere addomesticato dall'uomo sia a tutti gli effetti una caratteristica insita nel patrimonio genetico dell'animale.

bel post
cmq penso sia vero! xke se dipendesse dalla razza, tutti i rosei dovrebbero avere lo stesso grado di affiatamento con il padrone, mentre non è così.
infatti vanilla non è neanke lontanamente affezionata a me come Pui, il mio precedente roseicollis lutino...

appena mi allargo farò lo stesso procedimento... vediamo ke succede

wow!!! bellissimo....

Non per essere il solito "Bastian Contrario", ma c'è un altro probabile parametro di cui, forse, non hai tenuto conto.
Non so a che età i pulli apprendano dai genitori il concetto "pericolo intruso!", ma è certo che, se i genitori non ti considerano un predatore, non si allarmeranno alla tua presenza. Penso che figli di genitori non timorosi, non lo siano a loro volta, perchè non gli è stato insegnato che l'uomo rappresenta un pericolo.
Spero di essere riuscito a farmi capire.
Ottimo post, comunque.

questo è anke vero massimo, ma allevando a mano i pappagallini imparano ke l'uomo non è un nemico ma un amico, per cui anke se i genitori sono timorosi, loro (essendo allevati a mano) non ricevono questo insegnamento

Marc, che fine hai fatto? Ti "punzecchio" apposta, per animare la discussione e tu non contrattacchi?

massimo 14 wrote:Marc, che fine hai fatto? Ti "punzecchio" apposta, per animare la discussione e tu non contrattacchi?

ho sempre rispetto del tuo parere ed in un passato non troppo lontano l'ho pure riscontrato:
https://agapornisworld.forumattivo.com/etologia-allevati-a-mano-f16/addestramento-degli-agapornis-t672.htm

tuttavia sono del parere che il carattere è scritto nel patrimonio genetico di ogni soggetto..anche se l'ambiente dove vive può modificare il comportamento in modo sensibile..
questo perchè animali intelligenti hanno capacità di imparare nuove risposte e correggere il loro carattere...
questo avvalora quello che tu scrivi e ritengo che il tuo pensiero non sia in antitesi con il mio.