cove invernali all'esterno degli agapornis
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iris63
ciravino
marc
7 posters
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cove invernali all'esterno degli agapornis
Buongiorno a tutti,
da parecchio tempo leggo di allevatori che allevano all'esterno e metteno a disposizione
i nidi nel periodo più rigido di inverno.
la temperatura di notte nel periodo invernale può toccare i -10° mentre la temperatura necessaria per fecondare un ovetto è di +40°; c'è quindi un delta che può raggiungere in valore assoluto un valore pari a 50°.
detto m la massa dell'uovo, c il calore specifico dell'ouvo(la capacità che ha l'uovo di trasmettere calore), tuovo la temperatura che deve avere l'ovetto per poter schiudersi e testerna la temperatura esterna possiamo scrivere la sequente equazione:
1)Qinv=m*c(tuovo-testerna)
la 1 rapresenta il calore (quindi l'energia Qinv) che la madre dei piccoli deve mettere a disposizione per la schiusa dell'uovo.
per il momento non consideriamo la fase di crescita dei piccoli che è quella che dissipa le maggiori energie alla madre dei pulletti.
la stessa equazione rappresentata dalla 1 riportiamola nel periodo primaverile abbiamo che:
2)Qpri=m*c(tuovo-testerna).
La temperatura esterna in primavera la pongo uquale a 15° mentre la la temperatura necessaria per fecondare un ovetto riamarrà sempre di +40°; c'è quindi un delta che può raggiungere in valore assoluto un valore pari a 25° (40-15).
rapportiamo lequazione 1 con 2, otteniamo:
3)Qinv/Qpri= 50°/25° = 2 ; (nel rapporto m*c si semplficano in quanto costanti).
La 3 mette in evidenza come nel periodo invernale la madre dei pulletti deve mettere a disposizione il doppio delle energie solo per far schiudere le uova.
Stesse considerazioni possiamo fare per la crescita dei pulli in quanto i pulli scambiando più calore con l'esterno necessitano di una gran mole di cibo che viene sempre somministrato dalla riproduttrice.
Viene da se che se la termodinamica è una scienza attendibile dobbiamo suppore che forse è opportuno non far riprodurre all'esterno i pappa nei mesi rigidi oppure limitare al massimo il numero di cove..a mio avviso una sola..
tutto quanto descritto sopra non è frutto di test sperimentali ma è solo basato su un ipotesi che ho fatto prendendo come modello matematico il primo principio della termodinamica che a mio modesto parere può rappresentare in buona approssimazione il consumo medio energetico dei riproduttori.
da parecchio tempo leggo di allevatori che allevano all'esterno e metteno a disposizione
i nidi nel periodo più rigido di inverno.
la temperatura di notte nel periodo invernale può toccare i -10° mentre la temperatura necessaria per fecondare un ovetto è di +40°; c'è quindi un delta che può raggiungere in valore assoluto un valore pari a 50°.
detto m la massa dell'uovo, c il calore specifico dell'ouvo(la capacità che ha l'uovo di trasmettere calore), tuovo la temperatura che deve avere l'ovetto per poter schiudersi e testerna la temperatura esterna possiamo scrivere la sequente equazione:
1)Qinv=m*c(tuovo-testerna)
la 1 rapresenta il calore (quindi l'energia Qinv) che la madre dei piccoli deve mettere a disposizione per la schiusa dell'uovo.
per il momento non consideriamo la fase di crescita dei piccoli che è quella che dissipa le maggiori energie alla madre dei pulletti.
la stessa equazione rappresentata dalla 1 riportiamola nel periodo primaverile abbiamo che:
2)Qpri=m*c(tuovo-testerna).
La temperatura esterna in primavera la pongo uquale a 15° mentre la la temperatura necessaria per fecondare un ovetto riamarrà sempre di +40°; c'è quindi un delta che può raggiungere in valore assoluto un valore pari a 25° (40-15).
rapportiamo lequazione 1 con 2, otteniamo:
3)Qinv/Qpri= 50°/25° = 2 ; (nel rapporto m*c si semplficano in quanto costanti).
La 3 mette in evidenza come nel periodo invernale la madre dei pulletti deve mettere a disposizione il doppio delle energie solo per far schiudere le uova.
Stesse considerazioni possiamo fare per la crescita dei pulli in quanto i pulli scambiando più calore con l'esterno necessitano di una gran mole di cibo che viene sempre somministrato dalla riproduttrice.
Viene da se che se la termodinamica è una scienza attendibile dobbiamo suppore che forse è opportuno non far riprodurre all'esterno i pappa nei mesi rigidi oppure limitare al massimo il numero di cove..a mio avviso una sola..
tutto quanto descritto sopra non è frutto di test sperimentali ma è solo basato su un ipotesi che ho fatto prendendo come modello matematico il primo principio della termodinamica che a mio modesto parere può rappresentare in buona approssimazione il consumo medio energetico dei riproduttori.
Re: cove invernali all'esterno degli agapornis
vi dovete inchinare dinanzia a cotanta genialità!!!INCHINATEVIIIIIIIII!!!
ciravino- Emperatore der Forum
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Numero di messaggi : 1235
Età : 37
Località : Pompei
Data d'iscrizione : 2008-12-22
Re: cove invernali all'esterno degli agapornis
Abbiamo il nostro Archimede...
cmq è davvero sconsigliabile far riprodurre nei mesi troppo freddi se si alleva all'esterno, pensando anche ai poveri pulletti e alla mamma dopo la schiusa, così come si sconsiglia anche nei mesi troppo caldi...
cmq è davvero sconsigliabile far riprodurre nei mesi troppo freddi se si alleva all'esterno, pensando anche ai poveri pulletti e alla mamma dopo la schiusa, così come si sconsiglia anche nei mesi troppo caldi...
iris63- A Regina der Forum
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Numero di messaggi : 2626
Età : 61
Località : Aversa
Data d'iscrizione : 2008-12-21
Re: cove invernali all'esterno degli agapornis
mmm non c'ho capito na mazza jejej comunque io li fo covare all'esterno, a parte che qui l'inverno non è così rigido,poi chiudo le gabbie con la plastica trasparente e poi di notte li copro con coperte di lana
vortexes- Er Meglio der Forum
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Numero di messaggi : 891
Età : 37
Località : ercolano
Data d'iscrizione : 2008-12-22
Re: cove invernali all'esterno degli agapornis
I miei sono fuori tutto l'anno, con il nido sempre a disposizione; è vero che in condizioni così estreme la cova e lo svezzamento risultano più difficili, ma è altrettanto vero che gli animali iniziano a riprodursi solo quando sono in perfetta forma e le condizioni generali sono sufficentemente buone.
ma-shimo- Emperatore der Forum
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Numero di messaggi : 1563
Età : 56
Località : ghiffa (VB)
Data d'iscrizione : 2008-12-22
Re: cove invernali all'esterno degli agapornis
Anche i miei covano in inverno....attorno alla voliera viene montata una serra per le piante e dentro la temperatura rimane sempre sui 4-5 gradi...per ora non ho mai avuto problemi
Melissa- A Principessa der Forum
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Numero di messaggi : 830
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Data d'iscrizione : 2008-12-22
Re: cove invernali all'esterno degli agapornis
Io allevo all"esterno e i miei si riproducono da genn- febb. a giuno-luglio.
Fin"ora nn ho mai avuto problemi di cova , schiusa o x i pulli.
Fin"ora nn ho mai avuto problemi di cova , schiusa o x i pulli.
Marina- Novello
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Località : Roma
Data d'iscrizione : 2009-04-05
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